Le lingue forti nel mondo sono dieci: le più diffuse sono il mandarino (un miliardo di persone) e l’inglese (circa mezzo miliardo). Poi lo spagnolo, russo, arabo, portoghese. Seguono il maleo-indonesiano, il giapponese, il francese, il tedesco. L’italiano (circa 60 milioni) si colloca al quindicesimo posto.
Oggi al mondo esistono circa 5000 lingue. Entro la fine del secolo potrebbe sparirne la metà. Da una statistica emerge che ne muore una ogni due settimane. Il declino della vita rurale, l’attrazione delle città hanno contributo all’abbandono della lingue native. Basta guardare all’Europa e all’agonia della parlate regionali.
Marie Smith, 83 anni, in un intervista alla Stampa nel 2001 diceva: “E’ orribile essere rimasta sola. Nonostante molti amici e conoscenti non trovo più nessuno con cui scambiare qualche parola nel mio idioma”. La donna, ormai deceduta era l’unica rimasta a parlare l’eyak, una lingua dell’Alaska. Oggi estinta.